cosa facciamo

corsi e percorsi

Vuoi migliorare la relazione con il tuo cane?

 

Il contributo che la presenza di un animale può dare al suo convivente è importante.

 

Ciclicamente organizziamo corsi di formazione progettati per fornire ai partecipanti una comprensione approfondita del comportamento del cane e per aiutare i proprietari a sviluppare una relazione più salda con il proprio animale domestico.

 

I corsi vengono condotto da Anghilante Estelo, educatrice cinofila con approccio cognitivo zooantropologico, operatrice in zooantropologia didattica e IAA, autrice dei libri Donne con la coda e Simbiosi, presidente dell'associazione GEA e responsabile del Canile Rifugio 281.

 

L’animale ha la capacità di mantenere l’essere umano collegato a quella parte più ancestrale, antica, selvatica che risiede in ognuno di noi, ma ha anche doti terapeutiche ed educative ed è un insostituibile compagno di vita in grado di essere un’ottima compagnia e supporto.                                                                                                                                                                                  

Un sana relazione con il proprio animale domestico è quindi alla base di una convivenza gratificante e stimolante. Accettare e valorizzare la diversità tra le due specie è il fondamento alla base di uno sviluppo relazionale corretto

Purtroppo la mancanza di conoscenza del mondo canino, del suo modo di comunicare e interagire è alla base di molte incomprensioni che sfociano poi in tanti abbandoni e maltrattamenti inflitti agli animali.

La nostra associazione vuole promuovere la conoscenza, l’accettazione e la valorizzazione della diversità attraverso incontri con esperti, creazione di laboratori e progetti per approfondire il valore di quell’antico legame che unisce l’uomo all’animale.

L’intensa urbanizzazione a cui abbiamo assistito negli ultimi cinquant’anni ha portato ad un decentramento degli animali di campagna segregandoli in luoghi remoti e distanti dal quotidiano vivere. Al contempo, questo decentramento, ha portato ad un aumento esponenziale della presenza dei così detti PET (animali da compagnia) nelle nostre case.

Sempre più persone decidono di ospitare nella propria vita un animale, sia esso un cane, un gatto sino ad arrivare ai più esotico rettile.  

Oggi, più che mai, è quindi indispensabile aprirsi ad un nuovo modo di relazionarsi con l’animale. Non più strumento utilizzato per particolari attitudini di specie e di razza ma perché divenuto componente di una vita domestica ed urbana.


scuole e bambini

Lo sapevi che il cane può essere anche un buon maestro?

 

La relazione con l’animale può avere infatti un grande valore formativo con importanti benefici derivati dal contatto con il mondo animale in ambito educativo e didattico.

La nostra associazione sostiene progetti di Zooantropologia Didattica in quanto li ritiene utili strumenti educativi in grado di lasciare competenze e importanti valenze formative nei fruitori. 

Che cos’è la Zooantropologia didattica?

La Zooantropologia Teorica nasce negli anni ‘90 grazie agli studi del Prof. Roberto Marchesini e studia la relazione che si instaura fra l’uomo e l’animale ed il contributo che nasce da questo incontro. La Zooantropologia Teorica trova effetti pratici quando viene applicata alla didattica.

Si tratta di progetti che vengono proposti in ambito scolastico e si rivolgono a gruppi di classe di qualsiasi grado ed hanno lo scopo primario di sviluppare nei bambini: 

Autostima

Affettività

equilibrio emotivo 

immaginazione.

L’animale diviene la chiave per un accesso privilegiato all’universo interiore del bambino creando degli effetti importanti quali: il decentramento, la disposizione all’ascolto, l’attitudine all’osservazione, la flessibilità cognitiva, l’apertura alla diversità e la produzione del pensiero creativo.

Il referente animale, che può essere di qualsiasi specie, ma che nel nostro caso è il cane, ha infatti la capacità unica di liberare un importante contributo nel processo di crescita del bambino, sia nell’incontro e sia nel farne semplicemente riferimento.

I classici progetti che venivano e vengono tutt’ora proposti nelle scuole prevedono obiettivi di ordine conoscitivo, siano essi ecologici, naturalistici, etologici o sanitari. I progetti di Zooantropologia Didattica invece, richiamandosi alle Attività Assistenziali della Pet-Therapy, oltre agli obiettivi conoscitivi, introducono obiettivi di ordine educativo-didattico, mirati all’arricchimento del mondo interiore del bambino.

Se volete informazioni, se volete organizzare un incontro conoscitivo o vi interessa iniziare un progetto di Zooantropologia Didattica potete contattarc


azioni speciali per situazioni speciali

Qual è il nostro impegno verso la comunità?

 

Siamo sensibili non solo al benessere del cane, ma anche alle persone che sono coinvolte con gli animali proprio perché favorire, agevolare e migliorare la relazione fra le due specie è la base del nostro operato ed è per questo che il nostro impegno va anche allo sviluppo di progetti di sostegno sia per gli animali di proprietà di cittadini appartenenti a categorie fragili e sia per promuovere attività che coinvolgano la comunità nel nostro lavoro.

 

mi fido

DONNE IN DIFFICOLTA’: Come possiamo aiutare le donne vittime di violenza? “PROGETTO MI FIDO”

Violenza di genere e violenza di specie hanno la stessa origine e la stessa natura

In caso in cui una donna subisca maltrattamenti in famiglia i servizi sociali  hanno  attivato aiuti concreti per lei e per i suoi figli.

Purtroppo  per gli animali presenti non ci sono mai state attenzioni particolari e sappiamo  bene le angherie e le rivalse che potrebbe subire un animale rimasto in una casa dove per abitudine si pratica la violenza fisica, psicologica o l’incuria

Noi abbiamo deciso quindi di dedicare all’interno del Canile Rifugio 281 alcuni spazi (box e area di sgambo) utili ad ospitare temporaneamente i cani di proprietà di donne vittime di violenza che chiedono protezione ai servizi sociali per lasciare la casa di partner violenti e aderire così ad un percorso dei centri antiviolenza e che abbiano necessità di mettere al riparo  dai maltrattamenti l'animale. 

Contestualmente vogliamo sviluppare una prassi d’intervento congiunto fra le realtà pubbliche e associative del territorio che si occupano delle donne vittime di violenza garantendo un nostro intervento per il recupero e l’accoglienza dell’animale attivo 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

Vista la delicatezza dell’ambito d’intervento è garantita la privacy dei soggetti coinvolti e l’unico interlocutore sono i Servizi Sociali senza alcun rapporto fra utente e canile.

IL PROGETTO 

Alcuni studi* evidenziano che spesso nei casi di violenza domestica e di stalking i partner abusatori minacciano di ferire o uccidere (o feriscono e uccidono) l'animale domestico per indurre la partner a restare, per punire la compagna che minaccia di andarsene o come metodo coercitivo per farla tornare a casa. In altre parole si minaccia o maltratta l'animale domestico per ammonire la vittima umana. Non a caso le donne vittime di violenza intrafamiliare che hanno animali, solitamente non se ne vanno di casa per non lasciare il pet in balia del partner abusatore. Tale dinamica, quando si verifica, impedisce d'intervenire in modo tempestivo per salvare la vita delle vittime umane coinvolti nell'abuso. In questi casi mettere a disposizione un luogo sicuro dove ospitare il cane puo’ essere strategico per convincere le donne ad abbandonare la loro abitazione.

Questi dati sono stati a noi confermati anche a livello locale dalla responsabile dell’associazione L’orecchio di Venere di Mondovì che ha ricordato alcuni casi in cui le donne che avevano chiesto aiuto si sono rifiutate successivamente di abbandonare la propria casa e il proprio aguzzino per non lasciare il loro cane.

Il nostro obiettivo è ridurre le ineguaglianze per quelle donne vittime di violenza (beneficiarie del progetto) che rinunciano a seguire un percorso di allontanamento dalla situazione violenta a causa del proprio animale.

*fonti: Women’s Safety NSW, Olivia S.Gaber “Abuso sugli animali e violenza domestica: perché la connessione giustifica una maggiore protezione” 2016, The Univerity of Memphis Law Review, Michelle Newberry, “Animali domesrici in pericolo: esplorare il legame tra violenza domestica e abuso sugli animali”


ti lascio con GEA

Spesso le persone anziane sono lasciate isolate, senza supporto e poco valorizzate quando invece sono una risorsa preziosa per la nostra anima e meritano la cura e il rispetto che vorremmo per noi e per tutelare anche i loro amici a 4 zampe che potrebbero ritrovarsi indifesi senza la loro presenza.

Capita troppo spesso che quando una persona anziana non ci sia più, il suo adorato cane venga abbandonato dai familiari o, in assenza di questi, finisca in qualche posto inadeguato dove potrebbe trascorrere il resto della sua vita senza più alcun interesse per la sua sorte

Noi non vogliamo questo e abbiamo deciso di lanciare un progetto in cui puoi decidere di affidare alla nostra associazione la cura del tuo animale quando non ci sarai piu’ grazie a un lascito testamentario per il suo mantenimento. Grazie al lascito potremo prenderci cura di lui come lo facevi tu e potremo a trovargli una nuova famiglia che possa amarlo come facevi tu.


ti affido fido

Le rinunce di proprietà dovrebbero essere giustificate da ragioni gravi, ma purtroppo spesso avvengono per futili motivi e noi riceviamo una media  di tre chiamate a settimana da parte di possessori di cani che non possono più tenere con sé il proprio cane.

Sarebbe auspicabile al fine di ridurre le rinunce, creare un registro telematico delle persone che rinunciano al proprio  animale da affezione, a disposizione per tutti i canili pubblici o privati della Regione in modo che nel caso le stesse persone si ripresentino in futuro per altre adozioni possa essere valutata adeguatamente la possibilità di considerarle ancora adatte per l'affido di altri animali 

Noi come canile rifugio  281 abbiamo attivato  un servizio di Stallo a pagamento per fare in modo che queste rinunce diventino una nuova opportunità, per i cani rifiutati, di trovare loro una nuova famiglia. Per capirne l’adottabilità abbiamo realizzato una scheda che valuta il loro indice di adottabilità (IDA) sulla base di una serie di fattori come età, taglia e carattere.

Questo ci permette di proporre ai proprietari una tariffa adatta che permetta a noi di coprire i costi di mantenimento e cura dell’animale (variabile in base alla sua adottabilità e al suo tempo di permanenza) e che possa al tempo stesso responsabilizzare le persone, che troppo spesso rinunciano con facilità, che questo comporta per loro dei costi e che per il cane il passaggio da un ambiente domestico ad una struttura è un trauma enorme